domenica 24 agosto 2008

"UN AMORE NASCOSTO TRA LE LETTERE"L'INIZIO DEL MIO ROMANZO

Da oggi pubblicherò anche su questo sito il romanzo che ho iniziato a scrivere, naturalmente anche se lo posterò qui nulla toglie che in seguito sarà modificato , limato o arricchito.

spero nei vostri commenti , mi sono utili per migliorare il mio lavoro.

il titolo della storia che voglio raccontare è : "un amore nascosto tra le lettere"(naturalmente anche questo titolo è provvisorio)


la protagonista è ELISABETH SWON


ECCO L'INIZIO DELLA MIA STORIA
Non sono mai stata una ragazza molto sociale, anzi sono sempre stata del tutto l’opposto a causa della mia timidezza. Ho da sempre amato le piccolezze della vita, le dolcezze come la poesia,il profumo di una rosa, la freschezza dell’alba, la
tenerezza degli animali ,figli della natura dotati di un’anima e dalla capacità d’amare. In
particolar modo sono legata da una magia interiore,che mi spinge sempre in nuove avventura,
alla poesia. Essa per me
è sempre stata la dolcezza più grande, che mi coccola in
ogni genere poetico, anche se una poesia parli di dolore o di morte esprime in ogni parola o rima la propria dolcezza. Sin dalla tenera infanzia rimasi maledettamente folgorata dai tasti bianco e nero
del pianoforte, così a soli cinque anni presi lezioni di piano senza smettere mai di suonare sia con le dita diafane che mi accompagnano ormai da tutta una vita in ogni solco magico,ma soprattutto non ho smesso mai di far suonare il mio cuore fragile che pulsa incastonato nel mio petto esile.
Credo nella natura e nella sua straordinaria energia, credo anche che la maggior parte dell’essere umano non abbia capito cosa essa
sia e cosa protegge nei suoi labirinti incantevoli , misteriosi e tortuosi.
Da
sempre amo
il sole, considerandolo la mia perla perché ogni giorno accarezza i miei lunghi capelli dorati e mossi, il mio viso minuto e leggermente ovale e i miei piccoli occhi azzurri , il mio sorriso dalle labbra sottili e rosee.
Ma la vita mi ha voluto mostrare la dolcezza più grande, l’amore.. si l’amore!
Di esso tutti ne parlano ma ancora nessuno ha scoperto da dove nasce la magia che emana quando ne rimaniamo folgorati. Sono convinta che nessun uomo lo capirà mai perché in ognuno di noi c’è amore, noi stessi siamo amore e per questo che il nostro compito non è quello di andare alla ricerca dell’amore ma vivere l’amore che vive in e con noi,tutti i giorni sin dalla nascita. Ma la vita ci dona un altro grande amore, quello che ci fa battere il cuore, ci fa sentire leggere e confuse. Quello che ci fa sorridere e piangere contemporaneamente, quello che ci porta a scavare nel cuore e nella nostra vita facendoci crescere e conoscere noi stesse. L’amore per un uomo o per una donna che ci spinge sempre più in là dove noi stessi non avremmo mai immaginato.
All’età di diciannove anni la vita mi fece conoscere l’amore, l’amore per un uomo, l’amore per cui ho dato la vita, il mio primo e unico vero amore.
Per questo amore ho dato la vita, ho sofferto, sono stata felice e ho anche pianto.
Tutto iniziò quando
incominciai a scrivere lettere d’amore ad un uomo che non avevo mai visto, ma… che amavo.



Caro Amore

Sono china su questo foglio ingiallito dal tempo per scrivere le emozioni che oggi vivono dentro di me.
Ho curiosato tra i foto-album
di famiglia le foto di quando ero bambina,con quei capelli biondi e intrecciate con fiocchi rosa e con le labbra incorniciate di tanta cioccolata facendo risaltare i piccoli denti da piccina.
C’è una mia foto di quando avevo quattro anni, sono
seduta sullo sgabello di pelle nera di fronte al grandissimo pianoforte a coda ,al centro del salone di casa mia , con un abito bianco dai ricami semplici ai bordi delle maniche e della gonnellina ,reso
adorabile da un nastro rosa perla sulla mia piccolissima vita.
Mi ricordo che a quell’età vedevo il pianoforte e i suoi tasti bianchi e
nero come qualcosa da dedicarci tempo e da scoprire ogni giorno sempre più. Ricordo che i miei genitori non mi permisero di suonarlo fino all’età di cinque anni , quando presi lezioni e fino ad allora ero attratta da questo gioiello nero .la
curiosità era sempre più forte perché i miei mi dicevano di non toccarlo perché potevo rovinarlo e le cose preziose andavano custodite con amore e delicatezza.
Sono stata io con la mia voce stridula a dire ai miei genitori che volevo suonare il piano.
Rimasero con il sorriso sulle labbra , soprattutto mia madre che non poteva credere alle sue orecchie che la sua piccolina a soli cinque anni le chiedeva con un sorrisino di voler prendere lezioni di piano.
Incominciai subito , passavo ore e ore a ripetere con la passione nel cuore gli esercizi che la mia insegnante mi assegnava.
I miei erano sempre più fieri di me ma mi piaceva soprattutto la domenica quando mamma e papà si mettevano seduti accanto a me sullo sgabello ascoltandomi mentre suonavo.
Stamani mi sono alzata all’alba , non riuscivo a dormire ,quindi infilai i miei jeans chiari e la maglia bianca con i bottoni lungo il petto ,le scarpe bianche e scesi lentamente e in silenzio le scale per mettermi a suonare le mie composizioni , svanendo dal mondo per quattro ore.
Amore mio,ti sentivo ascoltare ciò che suonavo ad occhi chiusi , eri
lì accanto a me senza che tu mi abbandonassi per un solo secondo.
È stato tutto magnifico , spero di risvegliarmi nuovamente all’alba per poter continuare a “parlare”con te , già mi manchi ma so che presto farai battere il mio cuore.

Amore si è fatto tardi , è ora che io vada a letto.
Dormi bene amore mio
Buona notte

Tua e per sempre
Elisabeth.

1 commento:

Aghi ha detto...

Bella la trovata delle lettere! Un po' alla Ahern. In bocca al lupo per la tua scrittura. A presto!