mercoledì 10 settembre 2008

MARIANO SABATINI




Mariano Sabatini



(Roma, 18 marzo 1971) è un giornalista e scrittore italiano. Lavora per la carta stampata, la televisione e la radio. Partecipa regolarmente come opinionista a programmi radio e tv su reti nazionali, satellitari e locali.






Professione






Inizia a lavorare nel 1992 come cronista per una testata romana ma due anni dopo viene chiamato da Luciano Rispoli a sostituire un autore del Tappeto Volante su Telemontecarlo (TMC). Da allora ha proseguito parallelamente l'attività giornalistica (è iscritto all'Ordine del Lazio dal 1996, elenco Professionisti) e quella di autore televisivo.






HO LETTO QUESTI DUE LIBRI CON UN GRANDE ENTUSIASMO,ANCHE SE LE DOMANDE DELLE INTERVISTE SONO SPESSO RIPETUTE , LA RISPOSTA DEI DIVERSI AUTORI NON è MAI UGUALE.
SONO DUE LIBRI CHE AIUTANO E CI TRASPORTANO SULLE SCRIVANIE DEI NOSTRI MITI.

TRUCCHI D'AUTORE(LIBRO DEDICATO ALLE INTERVISTE DEI GRANDI SCRITTORI)







C’è chi riesce a farlo solo di notte e nel completo silenzio come Valerio Massimo Manfredi, o chi prende l’ispirazione dalle uscite con il suo cagnolino, come Giancarlo De Cataldo. Nel primo volume di Trucchi d’autore” (ed. Nutrimenti) Mariano Sabatini ci aveva svelato i metodi di scrittura di oltre 50 autori, da Camilleri a Faletti a Carofiglio. L’idea è stata, come ci dice, un “piccolo successo”, per cui è arrivata la proposta di pubblicare una seconda puntata (il volume uscirà in libreria il 5 ottobre) che in appendice presenta anche un dietro le quinte su come lavorava Oriana Fallaci, raccontato dal suo segretario.







IL SECONDO LIBRO è "ALTRI TRUCCHI D'AUTORE"











L'INTERVISTA A MARIANO SABATINI

Quest’anno hai deciso di inserire anche tanti autori stranieri. Che differenze hai notato fra i loro metodi di scrittura e quelli degli italiani?
“Posso dire che rispetto agli italiani gli scrittori americani o inglesi sono più pragmatici. Guardano con meno sospetto alle scuole di scrittura e si affidano ad una precisa ritualità”.
Ci puoi fare qualche esempio?
“Ad esempio quello che personalmente considero un grande scrittore, Joe R. Lansdale, alla mia richiesta di consigli utili per imparare a scrivere ha risposto che serve disciplina personale: alzarsi presto il mattino e andare a letto presto la sera, iniziare a scrivere sempre alla stessa ora, imporsi un numero minimo di pagine al giorno. Lavorare cinque o sei giorni la settimana, almeno otto ore al giorno”.
Nel libro hai inserito anche una intervista al segretario personale di Oriana Fallaci.
“L’idea è nata perché mi aveva molto colpito il suo libro “Gli occhi di Oriana”. La scrittrice infatti definiva il suo assistente, Sandro Sechi, i “suoi occhi”, visto che la sua vista si era molto affievolita. Lui mi ha raccontato, tra l’altro, che Orianna era perfettamente in grado di scrivere anche con le bombe che le scoppiavano a poca distanza, come quando era corrispondente di guerra”.
Sei anche riuscito a scoprire qualcosa sul suo metodo di lavoro?
“Sì, tra le altre cose che il suo studio di New York era invaso da carte, libri e appunti, con due lavagnette bianche. Lì Oriana annotava le linee della storia, i gangli principali dai quali si sviluppavano le sezioni della trama. La scrivania invece era invasa da posacenere, fogli, bicchieri, occhiali, lenti e pennarelli. E davanti aveva una mappa del mondo che conosceva alla perfezione”.

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